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Bibbia

"La Bibbia, l'intera Bibbia e nient'altro che la Bibbia è la religione della chiesa di Cristo".
C. H. Spurgeon

Introduzione agli attributi di Dio.

La natura di Dio (3)
Introduzione agli attributi di Dio.
La Bibbia ci parla della grandezza di Dio e c’invita a lodarlo (Salmo 150:2).
Dio ha fatto molte opere potenti, ma anche se non le avesse fatte, sarebbe sempre degno di lode per la grandezza della sua persona.
La grandezza di Dio è descritta in molti modi, come i Suoi attributi.
Lo studio degli attributi di Dio è importante non solo perché ci fanno conoscere chi è Dio, ma anche per quello che ci si può aspettare da Lui e cosa Lui si aspetta da noi!
Conoscere gli attributi di Dio è importante perché questo determina la nostra fede, la nostra preghiera e il nostro comportamento.
Avere una visione distorta di Dio ci rende ”malati” spiritualmente parlando.
Quindi, lo scopo degli attributi divini non è quello di mostrare se Dio esiste, ma chi è Dio, il suo carattere distintivo, in modo che la fede possa avere una base solida e una speranza certa. 
Iniziamo con il:
I SIGNIFICATO DI “ATTRIBUTI”.
Dio si è rivelato affinché noi possiamo conoscere il suo carattere.
Un attributo è un concetto espresso da un aggettivo (per esempio eterna), o un sostantivo (per esempio eternità), è usato per descrivere una cosa, o una persona, nel nostro caso: Dio.
La Bibbia usa molti di questi attributi, come l'amore, la giustizia, la santità, la grazia, la conoscenza, la verità, l'eternità per descrivere Dio, e ce ne sono altri non espressamente menzionati nelle Scritture (quali aseità, trascendenza) dedotti dagli insegnamenti biblici.
Gli attributi di Dio sono quelle peculiarità che segnano, che costituiscono il suo carattere, o essere, o definiscono la modalità della Sua esistenza. 
Nella teologia è stata fatta generalmente una distinzione tra l'essenza di Dio e gli attributi di Dio, ma è difficile fare una reale e netta distinzione, perché gli attributi di Dio manifestano la sua natura, o essenza, non sono qualcosa di diverso, di complementare, di aggiunto, o di esterno dalla natura di Dio, descrivono la natura, o l’essenza di Dio, caratteristiche che appartengono a Dio e a nessun altro.
Gli attributi, dunque sono caratteristiche intrinseche della natura di Dio, non sono separati dall’essenza, essi affermano ciò che Dio realmente è come si è rivelato alle sue creature, sono qualità proprie di Dio, alcuni teologi preferiscono chiamarli “perfezioni”, o “proprietà”. 
II SPIEGAZIONE RIGUARDO GLI ATTRIBUTI.
Nella spiegazione riguardo gli attributi vediamo:
A) Il carattere. 
(1) Gli attributi sono parte essenziali del carattere, o natura di Dio, e inseparabili da essa.
Quando si parla degli attributi di Dio, ci si riferisce a quelle qualità di Dio che costituiscono ciò che egli è, sono le perfezioni che appartengono alla natura di Dio in modo che lo distinguono!
Un attributo è ciò per cui Dio si distingue, o viene identificato Dio, fa riferimento alle Sue caratteristiche uniche e distintive di Dio, per come si è rivelato all’umanità. 
Dio non può essere pensato senza gli attributi, poiché senza di essi cesserebbe di essere Dio.
Dio non sarebbe Dio se non fosse per esempio eterno, immutabile, infinito, onnipresente, misericordioso, ecc. 
Di conseguenza a questo gli attributi di Dio sono tali da rendere impossibile l'esistenza di un altro Dio.
Ma attenzione, Egli è molto più che una semplice somma di tutte le sue caratteristiche.
(2) Gli attributi fanno parte del carattere di Dio fin dall'eternità nella loro pienezza. 
Il motivo è perché sono qualità intrinseche, permanenti ed eternamente immutabili della sua natura. 
Dio non le ha mai acquisite, né esse sono mai cambiate, o hanno mai subito un'evoluzione, o cambieranno, o possono essere perse.
Nella spiegazione riguardo gli attributi ricordiamo:
B) Il complesso.
(1) Un attributo non va visto isolatamente, ma nell’insieme.
Gli attributi un'aggiunta, fanno parte della Sua essenza, e non sono un insieme di parti frammentarie, non possono essere nettamente distinte l'uno dall'altro, ma sono unite tra di loro.
Sebbene ciascuna caratteristica venga trattata singolarmente, non dovrà mai essere considerata come “una parte” della natura di Dio separata dalle altre sue perfezioni, poiché Dio è uno e indivisibile; c’è un’unità di carattere con diversi attributi.
Qualunque cosa Dio è, egli è lo è completamente e simultaneamente!!
T.C. Hammond a proposito scrive: “ Sebbene gli attributi divini vengono trattati, per convenienza, separatamente l’uno dall’altro, ognuno di essi va considerato in stretta associazione con tutti gli altri. Quindi il risultato della classificazione degli attributi divini non dovrebbe far pensare a un mosaico composto da tante immagini diverse, ma piuttosto a un susseguirsi d’immagini che si sovrappongono l’una all’altra. I singoli attributi di Dio non devono quindi essere considerati come parti della sua essenza. Si può dire che in tutta la sua essenza Dio è misericordioso, giusto, eccetera”.
Quindi un attributo non è una parte di Dio, non significa che Dio sia formato da diversi elementi e quindi non va visto isolatamente, ma nell’insieme di tutti i Suoi attributi.
(2) Un attributo non è la stessa cosa di un altro.
Ho detto prima che un attributo non va visto isolatamente, ma nell’insieme; questo non significa che tutti siano la stessa cosa, e nemmeno si deve negare la loro singola peculiarità. 
Tutti gli attributi di Dio sono legati strettamente tra loro, ma non significa che devono essere identificati con l'altro, nel senso che hanno la stessa caratteristica; per esempio, l'amore e la giustizia non sono la stessa cosa, anche se funzionano insieme perfettamente in completa armonia.
(3) Un attributo non deve essere evidenziato a scapito di un altro.
Se un attributo deve essere visto nell’insieme, noi non dobbiamo sottolineare un attributo a scapito di un altro!! Anche se è vero, per esempio che la santità di Dio sembra essere il principale e il più glorioso attributo di Dio (Isaia 6:3; Apocalisse 4:8; cfr. 1 Cronache 16:10; Salmi 30:4; 89:35; 111:9). 
Molti hanno fatto e fanno l’errore di sottolineare per esempio solo l’amore di Dio, e non ricordano che Dio è anche giusto e santo, di conseguenza anche un Dio d’ira! 
In questo modo si penserà che Dio perdonerà sempre e sorvola sui peccati, cosa che nella Bibbia vediamo che Dio non fa, infatti, molte volte giudica!
Alcuni teologi hanno cercato di dimostrare che un attributo di Dio (o un gruppo di attributi), descrive in modo univoco la sua essenza e quindi è più fondamentale rispetto agli altri; da uno, o alcuni attributi, alcuni teologi hanno cercato di dedurre un attributo fondamentale.
Per esempio Duns Scoto, l'attributo fondamentale di Dio è l'infinito; per alcuni teologi Riformati, l'attributo fondamentale di Dio è l’aseità; per Cornelius Giansenio, la veridicità; per Saint-Cyran l’onnipotenza; per Hegel, la ragione; per Ritschl l’amore.
Questi teologi hanno sbagliato nel pensare che la centralità del loro attributo preferito escluda la centralità degli altri; il loro errore non è in quello che affermano, ma in quello che negano!
Per esempio non è sbagliato dire che Dio è amore, è sbagliato negare la Sua santità, o la Sua giustizia, e quindi il mettere in dubbio la Sua ira e il Suo giudizio.
La verità e l’equilibrio nella dottrina cristiana, riguardo Dio (e quindi la maturità spirituale) è radicata e cresce nel riconoscere che gli attributi divini, fanno parte di un insieme e non si sopravvaluta uno a scapito di altri, o nell’escludere altri!
Ogni attributo integra gli altri in modo che presi insieme la gloria di Dio abbraccia e manifesta tutti gli attributi in un perfetto equilibrio.
Dio agisce sempre in accordo con se stesso! Quando agisce con un giudizio non cessa di amare! Dio agisce sempre in modo coerente con se stesso!
Ovunque Egli opera e qualunque cosa Egli faccia, Dio agisce sempre in modo coerente con se stesso!
Nessuna singola caratteristica può essere visualizzata singolarmente, come se fosse separata dal resto.
Dio non è in un momento senza misericordia e in un altro momento onnipotente. Dio è sempre misericordioso e onnipotente.
Dio non è in momento amorevole, e in un altro momento onnisciente, Dio è sempre amorevole e onnisciente!
Dio è completamente e contemporaneamente tutti gli attributi! Nessun attributo è separabile dagli altri. 
Ogni attributo ha tutti gli attributi per esempio l'amore di Dio è eterno, giusto e saggio. 
La Sua eternità è l'esistenza eterna di una persona giusta e saggia, ma ogni attributo presenta l'essenza di Dio da una prospettiva diversa, in modo che ci dà qualche informazione sulle complessità del Suo essere.
Dunque, noi vediamo l’unità all’interno della diversità!
Gli attributi di Dio suggeriscono una profonda unità nella sua natura nella diversità dei Suoi attributi.
Pertanto non bisogna evidenziare un attributo, escludendone un altro.
Questo non vuol dire che gli attributi di Dio sono sinonimi. Essi riferiscono tutti alla sua essenza, ma descrivono diversi aspetti. 
Tutti gli attributi sono uniti e inseparabili nell’essere di Dio anche quando agisce. L'essenza di Dio non si separa dal Suo agire, dalle Sue energie dinamiche!
Nella spiegazione riguardo gli attributi vediamo: 
C) Il confine.
Questo significa che:
(1) Gli attributi di Dio possono essere conosciuti soltanto nella misura in cui Egli ha inteso rivelarle. 
Gli attributi divini sono ciò che noi sappiamo essere vero di Dio; sono come Dio è, come si rivela alle sue creature.
Noi non possiamo andare oltre, quello che Dio ha rivelato di se stesso.
Questo significa che gli attributi hanno un'esistenza oggettiva, non sono il prodotto dell’immaginazione, o della concezione umana proiettate su di Lui, sono qualità, o caratteristiche oggettivamente distinguibili dell'essenza divina.
Nello stesso tempo:
(2) Non siamo in grado di capire pienamente Dio!
Nel cercare di delineare gli attributi, o le perfezioni di Dio, dobbiamo capire che non possiamo dare una definizione esaustiva di chi è Dio. 
Noi esseri limitati non possiamo capire pienamente Dio essendo trascendente, inaccessibile, infinito ed eterno, quindi incomprensibile! (Deuteronomio 4:34; Isaia 40:13-25;57:15; Romani 11:33-36; 1 Timoteo 6:16; cfr. 1 Corinzi 13:12; 1 Giovanni 3:2).
Dio è più della somma totale delle sue perfezioni, o attributi. 
Quando abbiamo elencato tutti gli attributi come da Lui rivelati, noi non abbiamo ampiamente descritto Dio in modo completo!
Anche se possiamo fare un elenco completo di tutte le perfezioni di Dio, non saremo mai in grado di capire pienamente il loro significato, l'uomo finito non può comprendere il Dio infinito.
III I SISTEMI PER DETERMINARE GLI ATTRIBUTI. 
Quali sono i metodi per determinare gli attributi?
Noi possiamo conoscere gli attributi, o perfezioni di Dio attraverso la:
A) Creazione
Alcuni teologi dicono che ci sono vari metodi per conoscere gli attributi di Dio, uno di questi si basa sulle verità che conosciamo dalle sue creature e dalla creazione in generale. 
Questo metodo viene sintetizzato in tre principi:
(1)  Il principio di causa.
Ogni effetto sulla terra ha una sua causa, e la prima causa di tutto è Dio. 
Se noi ragioniamo sulla creazione, arriviamo alla conclusione che Dio è un creatore onnipotente, e dall'osservazione delle leggi morali deriva il concetto di un "legislatore" potente, saggio, giusto (Salmo 19:1; cfr. Romani 1:20).
(2) Il principio di negazione.
Noi neghiamo quanto è applicabile a Dio: i limiti e i difetti che troviamo nelle creature. 
Noi non attribuiamo a Dio i limiti e le imperfezioni che appartengono alle sue creature, al contrario gli attribuiamo le corrispondenti (opposte) perfezioni.
Per esempio, l'uomo è un essere finito, di conseguenza Dio è infinito; l'uomo cambia, Dio è immutabile, e così via. 
(3) Il principio dell'eminenza.
Secondo questo principio vengono esaltate senza limiti le perfezioni che appartengono a un Essere infinito, oppure prendendo come punto di partenza le caratteristiche umane (l'effetto), esse vengono attribuite a Dio (la causa) nella loro forma più eminente.
Noi possiamo conoscere gli attributi, o perfezioni di Dio attraverso la:
B) La Bibbia.
Questo è il metodo più importante.
L'unico modo per ottenere un'autentica e affidabile conoscenza del carattere di Dio è studiare la sua Parola: solo la Scrittura ci mostra il vero Dio!!
Gli attributi di Dio sono noti a noi attraverso la Sua rivelazione.
Non è l'uomo che li attribuisce a Dio, ma è Dio che li rivela all'uomo!! 
Dio non è stato scoperto attraverso un ragionamento, ma si fa conoscere attraverso la Sua rivelazione.
Nessuno ci può portare informazioni vere e attendibili su di Lui, lo può fare solo Dio attraverso la Sua rivelazione.
Attraverso lo studio della Bibbia possiamo conoscere gli attributi di Dio.
Noi dobbiamo permettere a Dio di dirci chi è e com’è. Dobbiamo cercare di scoprire come Egli stesso si è rivelato a noi attraverso la Bibbia.
Attraverso la Bibbia troviamo anche la rivelazione di Dio in Gesù Cristo (Giovanni 1:14-18; Romani 1:4).
IV LA SISTEMAZIONE DEGLI ATTRIBUTI.
È importante studiare la Bibbia e classificare in modo sistematico gli attributi di Dio così da ricordarli meglio e per insegnarli ad altri in modo più chiaro.
Sono state fatte diverse classificazioni, ma possiamo dire che non esiste una sistemazione, classificazione perfetta, accurata e completa, o soddisfacente riguardo gli attributi di Dio.
Nessuna singola classificazione ha unanimità, ha il pieno supporto da parte di tutti i cristiani.
Attenzione! Le classificazioni non devono suggerire l'idea di due, o più gruppi separati, poiché a Dio appartengono tutte le caratteristiche in modo assoluto e a un livello infinito.
Possiamo fare alcuni esempi, la classificazione:
(A) Assoluto e relativo.
Un attributo assoluto si riferisce a una caratteristica che appartiene solo a Dio come per esempio l'auto-esistenza, l'immutabilità e l'eternità. 
Un attributo relativo è invece considerato in rapporto alla creazione, ad esempio l'onnipresenza e l'onniscienza.
La classificazione:
(B) Naturale e morale. 
Gli attributi naturali sono per esempio l'auto-esistenza e l'eternità, sono quelli che si riferiscono a Dio come Spirito infinito e razionale; essi concernono la sua natura essenziale. 
Gli attributi morali sono per esempio la giustizia, la grazia e la verità, si riferiscono a Dio come essere infinito e morale.
La classificazione:
(C) Negativo e positivo.
Gli attributi negativi sono quelli che negano l'appartenenza a Dio di ogni difetto, o limite, per esempio si riferiscono a Dio come essere semplice, infinito, eterno e immutabile.
Al gruppo delle perfezioni positive di Dio appartengono la potenza, la conoscenza, la santità, la giustizia, la bontà e la verità.
La classificazione:
(D) Essenza, Intelletto e Volontà.
Questa classificazione prende spunto da ciò che costituisce la natura dell' uomo. 
Gli attributi vengono suddivisi in tre gruppi, che si riferiscono rispettivamente all'essenza, all'intelletto e alla volontà. 
Dio, che è Spirito, è infinito, eterno e immutabile nel suo Essere e in tutto ciò che fa, fa parte della Sua intelligenza (conoscenza e saggezza) e della sua volontà (potenza, santità, giustizia, bontà e verità).
La classificazione:
(E) Incomunicabili e comunicabili.
Questa è la classificazione più diffusa.
Quelli incomunicabili non hanno nessuna analogia con l’uomo e nemmeno gli sono trasmesse, appartengono solo a Dio per esempio l'auto-esistenza, l'eternità, infinito,ecc.
Le sue caratteristiche comunicabili sono trasmesse in una certa misura agli uomini, per esempio sono la conoscenza, la bontà, fedeltà, ecc.

Non è facile scegliere quale classificazione per il nostro studio sugli attributi di Dio, ma sceglierò la classificazione di: “Incomunicabili” e “Comunicabili” con la consapevolezza che è ogni attributo di Dio è di per sé incomunicabile, in quanto è infinito, perfetto, trascendente, eccetera, ma allo stesso tempo tutte le perfezioni di Dio sono in qualche modo "comunicabili", anche se in modo flebile nell’uomo perché è stato creato a immagine di Dio, ma non sono presenti nel modo in cui lo sono in Dio. Per esempio Dio ci trasmette la sua saggezza, ma non lo saremo mai come lo è Lui.

Domande.
1. Che cos’è un attributo di Dio?

2. Perché gli attributi riguardo a Dio non sono stati mai acquisiti, né possono mai cambiare, o mai subito un'evoluzione?

3. Perché non si può dare una definizione esaustiva di chi è Dio?

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